Paclitaxel come trattamento di prima o seconda linea per il sarcoma di Kaposi HIV-negativo
Il Paclitaxel è stato recentemente approvato per il sarcoma di Kaposi correlato all'AIDS, e c'è molto interesse anche per il sarcoma di Kaposi HIV-negativo.
Uno studio ha valutato la sicurezza e l'efficacia di Paclitaxel per via endovenosa nel trattamento del sarcoma di Kaposi non-associato all'HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ).
Un'analisi retrospettiva del database del Dipartimento di Fisiopatologia Medico-Chirurgica e dei Trapianti dell'Università degli Studi di Milano nei sarcomi di Kaposi, dimostrati istologicamente e HIV-negativi.
Sono stati identificati 58 pazienti trattati con Paclitaxel per via endovenosa 100 mg alla settimana.
Tra questi pazienti, 11 pazienti sono stati sottoposti a Paclitaxel come trattamento di prima linea, mentre 47 hanno ricevuto Paclitaxel dopo altri tipi di chemioterapia sistemica.
Cinquantatré pazienti ( 94.6% ) avevano ottenuto una remissione parziale o completa dopo una media di 13.5 infusioni.
La progressione della malattia è stata osservata in due pazienti e un paziente ha avuto una malattia stabile.
Trentun pazienti su 53 ( 58.5% ) responder sono ancora stabili dopo una media di 19.1 mesi di follow-up, mentre 22 pazienti ( 41.5% ) sono recidivati dopo una media di 14 mesi.
Paclitaxel è stato ripetuto nei pazienti recidivati che avevano ottenuto risposta parziale / risposta completa.
La tollerabilità è stata buona ad eccezione di un paziente che ha interrotto il trattamento a causa di una grave reazione allergica.
Dallo studio è emerso che Paclitaxel è efficace per il trattamento del sarcoma di Kaposi non-correlato all'infezione da HIV, sia come trattamento di prima o seconda linea.
Inoltre, il trattamento è ben tollerato, e può essere ripetuto senza perdita di efficacia. ( Xagena2019 )
Tourlaki A et al, J Dermatolog Treat 2019; Epub ahead of print
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